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I risultati dell'esperimento presentati dal prof. Ervin Laszlo - 31/05/2007

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La 1° Giornata Mondiale di Meditazione per la Pace mostra il potere della Consapevolezza e porta nuove speranze per un mondo migliore.

PIU’ DI UN MILIONE PER GUARIRE L’UMANITA’
di Ervin Laszlo, 31 maggio 2007

Domenica 20 maggio, un milione di persone ha partecipato alla prima Giornata Mondiale di Meditazione-Preghiera per la Pace, in tutti i cinque continenti. È stata una prima storica. Mai prima d’ora così tante persone in così tante nazioni, appartenenti a così tante fedi e culture diverse, si erano riunite per indirizzare il potere della loro meditazione e della loro preghiera verso la pace sulla Terra: la prima causa veramente comune dell’umanità.


Obiettivi e adempimenti

La Giornata Mondiale è stata pensata per ridurre il livello di conflittualità e violenza nel mondo e per aiutare a diffondere maggiore comprensione, tolleranza e capacità di vivere in pace con i propri vicini, sia prossimi sia lontani, e con la natura.
Numerosi test ed esperimenti, nel tempo, hanno dimostrato che la profonda preghiera e la meditazione possono guarire le persone, guarire le altre specie e creare pace e armonia tra le comunità umane. Ora, per la prima volta, il potere di preghiera e meditazione è stato diretto all’intera umanità sul pianeta, grazie all’intervento di un milione di individui che sono entrati in un più profondo stato di coscienza per esprimere il loro sincero desiderio che “Possa la pace prevalere sulla Terra”.

Le meditazioni
Le meditazioni organizzate del 20 maggio hanno seguito la stessa procedura ovunque abbiano avuto luogo, indipendentemente da cultura, fede e religione dei partecipanti. Gli eventi sono cominciati con i discorsi di presentazione, poi hanno ospitato musica e danza, infine sono proseguiti con le meditazioni guidate. Sono terminati con cinque minuti di silenzio, durante i quali i partecipanti, in piedi, tenendosi per mano, hanno ripetuto silenziosamente “Possa la pace prevalere sulla Terra”.
Le meditazioni-preghiera di un’ora sono state attentamente sincronizzate per produrre il massimo effetto. Il primo gruppo di eventi ha avuto luogo in contemporanea nell’Australia orientale e occidentale e in Giappone. Il secondo gruppo ha riunito persone in India, Africa centrale e meridionale, Israele, Grecia, Ungheria, Germania, Italia e Inghilterra. Il terzo gruppo abbracciava Canada, Stati Uniti, Venezuela, Brasile, Argentina, Uruguay, Cile, isole Hawaii e Samoa. La rete dei circa 70 gruppi organizzati che hanno aderito alla Giornata Mondiale si è formata rapidamente, quando il sito ha annunciato l’evento.
Il progetto aveva avuto origine dalla “Sinfonia di preghiere per la Pace“ programmata per il 20 maggio, presso il ritiro spirituale ai piedi del Monte Fuji, dal gruppo spirituale giapponese Byakko Shinko Kai, in collaborazione con la Fondazione Pace Goi. Incontrando Masami e Hiro Saionji della Fondazione Pace Byakko e Goi, suggerii che analoghe preghiere e meditazioni si potessero unire all’evento del Monte Fuji, dandogli una dimensione globale.
Il Club di Budapest, centro di ricerca internazionale, ha quindi organizzato la rete di coordinatori/ospiti, a partire dalla Oneness University of India (Università Indiana dell’Unità), dove il 20 maggio in 50.000 hanno meditato guidati dal leader spirituale Bhagavan. Altri volontari si sono via via uniti e in pochi mesi si è formata una rete diffusa in tutto il mondo.


Le esperienze I rapporti ricevuti dai partecipanti di tutto il pianeta indicano un’esperienza uniformemente affascinante, intensa e piena di speranza. “Una luce diffusa al di fuori e dentro di noi avviluppava la riunione… alcuni hanno avuto sensazioni di gioia, altri di commozione, alcuni di sofferenza che veniva cambiata in serenità…” (dall’Italia)
“C’è stato un grande cambiamento quando più di 10.000 persone si sono collegate nello stesso momento, pregando per la pace nel mondo.” (dal Giappone).
“L’energia che abbiamo creato era profonda, gentile, pacifica, piena di amore e di serenità… Io sento ancora il potere sorprendente che entra in me.” (dalla Slovenia).
Posso personalmente testimoniare l’intensità e il senso di comunione senza precedenti raggiunti durante la fase finale della meditazione, stretti per mano, durante l’evento al Tempio Aperto di Damanhur, in Italia.

Gli esperimenti
La “densità” del sentimento di collegamento e unione tra tutti i partecipanti è stata confermata da un esperimento scientifico condotto in Italia. L’esperimento era programmato per coincidere con l’evento della meditazione/preghiera in Europa e Africa. Due gruppi di meditatori, otto dei quali erano nell’ecovillaggio di Bagni di Lucca e otto nella città di Milano, a distanza di 200 km gli uni dagli altri, sono stati equipaggiati con elettrodi sulla testa, collegati a un elettroencefalografo che misurava l’attività elettrica (onde EEG) del cervello. Le misurazioni sono state sincronizzate al centesimo di secondo attraverso il Global Position System ed esaminate per correlazione tra i due gruppi. Dato che i meditatori a Lucca e a Milano non erano direttamente in contatto gli uni con gli altri, il normale valore di correlazione avrebbe dovuto essere uguale a zero. Invece, il livello medio di sincronizzazione tra i due gruppi è stato di 0,64%, con picchi che hanno raggiunto il 5,4%. Si tratta di valori che escludono il caso fortuito e la coincidenza.
Sono stati compiuti altri test, in varie parti del mondo, verificando tra gli altri l’effetto delle meditazioni su generatori di numeri casuali. Questi test riguardano la deviazione dalla casualità d’ordine, in una serie di 0 e 1 generata da computer: tali deviazioni sono già state rilevate sperimentalmente in occasione di meditazioni, oltre che di eventi che catturano l’attenzione di molte persone, inclusi attacchi terroristici, guerre e avvenimenti sportivi.
“I risultati sono interessanti,” ha scritto Roger Nelson capo del Global Consciousness Project, responsabile di questo esperimento a Princeton, nel New Jersey. “Si evidenzia una forte deviazione dei risultati, rispetto alla loro media casuale, lungo le nove ore di meditazione. Il risultato è significativo, con deviazioni superiori di oltre 20 volte rispetto alla media casuale.”


Conclusioni e seguito L’esperienza vissuta, così come i risultati oggettivi delle meditazioni/preghiere del 20 maggio, ci autorizzano ad affermare un fatto spesso ipotizzato ma raramente dimostrato rigorosamente: il pensiero consapevole ha un effetto concreto sulla gente. Quando molte persone si riuniscono per focalizzare la propria coscienza sulla pace nel mondo, il risultato può essere straordinariamente significativo: il potere della consapevolezza potrebbe quindi dare un contributo fondamentale per guarire il nostro mondo, dilaniato da guerra e sopraffazione, e aiutarci a sconfiggere il senso di impotenza e separazione che è frequentemente la causa principale di frustrazione, conflitto e violenza.
Basandosi sui risultati della Giornata Mondiale di Meditazione-Preghiera per la Pace, il Club di Budapest, la Fondazione Pace Goi e i loro partner dei cinque continenti progettano nuove meditazioni/ preghiere per la pace nel 2008, e oltre. Le future Giornate Mondiali dovranno riunire non soltanto uno ma molti milioni di persone devote, che focalizzeranno il potere della loro coscienza sulla pace nel mondo. Una tale “massa critica” di umani potrebbe dare un contributo maggiore e probabilmente cruciale verso il raggiungimento di questo vitale obiettivo.

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